Lo sport ha ricoperto un ruolo fondamentale nella sua carriera legata al settore delle tecnologie e ai suoi intrecci con il marketing.
Lo sport ha abbracciato il Web fin dagli inizi
Lo Sport Online ha una lunga storia
Fabio Fabbi è tra i pionieri del Web in Italia. Lo è stato soprattutto grazie all’aver creato progetti legati allo sport.
La sua storia nello sport marketing parte nel febbraio del 1995 quando crea “Sports on Net”, una guida verticale allo sport su Internet. L’idea nacque dopo aver incontrato e parlato con Jerry Yang e David Filo proprio quando fondarono Yahoo!, il primo indice del Web. Google non era ancora nato, mentre YouTube e Facebook dovevano ancora arrivare molti anni dopo. In quei primi anni del Web, Yahoo!, Lycos e Webcrawler erano i motori di ricerca e Sports on Net era uno dei 4 siti sportivi selezionati su Yahoo.com USA. Nei primi mesi del 1995 oltre il 50% del notevole traffico (per allora) proveniva da oltreoceano. Da 9 sport iniziali passò a 12 e successivamente a 21 discipline, con oltre 2.200 link selezionati. Per l’epoca era come un’enciclopedia.
Il fatto di essere un indice dello sport sul Web però non bastava, occorreva studiare questo nuovo mezzo di comunicazione cercando il paradigma appropriato. Il Web non è un giornale ma in parte lo è, non è una radio ma in parte lo può essere, non è televisione ma in parte lo potrebbe diventare – pensò Fabbi. Certamente ha in più qualcosa che gli altri media non hanno: l’interazione immediata. Nasce così, poco dopo, il concetto di “diretta online” e di “medium convergente”.
Le tecnologie di allora permettevano poche cose, ma Sports on Net nel marzo del 1995 era pronto a fornire in rete le prime interviste in audio dei campioni del Mondiale Superbike, i primi video (dimensione francobollo), i primi eventi seguiti in diretta tra cui la Formula 1 di Monza. Alcuni degli eventi da ricordare sono senz’altro il Campionato Mondiale Superbike del 1995, la prima diretta online sportiva, e il primo sito ufficiale di un team motociclistico, quello della pluri-campione del mondo WSBK Ducati Corse, con le dirette on-site da Imola, Monza e Laguna Seca (California) e i rombi dei 2 cilindri in rettilineo.
L’intuizione di Fabbi fu coinvolgere i campionati, le Olimpiadi, i campioni e i brand sportivi spiegandogli l’importanza del Web come mezzo per avvicinarsi al loro pubblico. Vedere Internet come un giornale o una televisione era una visione estrema a quel tempo, ma poi Bill Gates scrisse qualche mese dopo che “Content is King”, a marzo del 1996 (vedi articolo originale). La strada era tracciata, il successo di Sports on Net, divenuto poi Sports.it, fu rapido.
Roma a maggio 1996, gli Internazionali di Tennis ATP in diretta con le foto digitali online in tempo reale (grazie alle prime reflex Nikon digitali a scattare silenziose tra le tante motorizzate a pellicola). Noi eravamo i primi a pubblicare le foto digitali, quando gli altri fotografi attendevano lo sviluppo delle pellicole. Sports on Net viene registrata come testata giornalistica e sponsorizzata da Telecom Italia.
Successivamente, per due edizioni (1996 e 1997) il concorso ippico più prestigioso d’Italia: “CSIO Piazza di Siena” a Roma, anche qui le interviste e il video in diretta su Internet.
Una tappa fondamentale è stata l’esperienza unica di Atlanta 1996: le Olimpiadi estive del centenario nella prima grande diretta online realizzata direttamente ad Atlanta, con chat live, notizie, foto, interviste dalle postazioni presso Casa Italia. Un sito in grande stile, con notevoli primati al suo attivo. La prima operazione di evento complesso online. Numerose interviste, chat con gli Azzurri, commenti, fotografie digitali, gli autografi dei medagliati azzurri su richiesta via posta elettronica. Il sito olimpico riportava il medagliere, noi aggiungevamo i contenuti che la gente voleva vedere. Una diretta che ha fatto storia e che mi ha permesso di ideare un nuovo format dedicato ai campioni dello sport, in grado di interagire direttamente con tutti i tifosi.
Già nel 1997 le tecnologie stavano progredendo, anche se la velocità dei modem non superava i 55 Kb/sec. Il nuovo progetto online fu la produzione dei Mondiali di Sci Alpino 1997, seguiti in diretta in uno studio di produzione allestito vicino all’arrivo della pista del Sestriere: un record di accessi e di opinioni positive. Al Sestriere (con uno staff di 9 persone impegnate per la produzione della diretta online) la struttura di Sports on Net realizzò la videoconferenza Internet tra tifosi di tutto il mondo e Marc Girardelli nel giorno del suo ritiro, l’asta benefica di Deborah Compagnoni, gli autografi da richiedere online, la LiveCam sulle piste, Alberto Tomba in chat, i giochi e i sondaggi, il meteo via satellite, il panorama virtuale delle piste a 360° e, naturalmente, foto e video in grande quantità in tempo reale.
Poi, i Giochi olimpici di Nagano 1998, con la diretta più entusiasmante del Web: anche qui foto, messaggi, sondaggi, giochi in Java, interviste, foto e autografi a volontà e un videocorso di preparazione atletica allo sci tenuto da una personal trainer.
E l’11 febbraio 1998, al terzo compleanno, Sports on Net diventò Sports.it e fu il primo sito web in Italia a esporre un cartellone in una diretta televisiva, in prima serata su Rai Uno, alla partita Milan-Parma di Coppa Italia.
Dopo le presenze di altri cartelloni nelle aree auto e moto del Motorshow 1997 (anche questi apparsi per 100 ore in TV) e dell’edizione 1998 (150 ore TV), oltre 1.000.000 di appassionati presenti sulle tribune.
Il 15 marzo 1998 Alberto Tomba chiuse la sua straordinaria carriera al termine della stagione, vincendo l’ultima gara disputata, lo slalom speciale delle finali di Coppa del Mondo di Crans-Montana, località dove aveva conquistato la prima medaglia iridata della carriera. Avendo sviluppato il suo sito web ufficiale, dove Tomba interagiva in modo molto attivo con i suoi fan in tutto il mondo, organizzammo l’addio alle gare proprio online. Fu una grande emozione e un dispiacere perché Alberto avrebbe potuto sicuramente prolungare la carriera sciistica con altre vittorie.
Gli anni ’80 e ’90 sono stati straordinari per lo sport italiano. Avevamo campioni leggendari e squadre fortissime. Abbiamo avuto l’onore e il privilegio di lavorare per la maggior parte di loro in quegli anni: Alberto Tomba, Max Biaggi, Deborah Compagnoni, Giovanni Soldini, Roberto Baggio, Alessandro Rossi, Alex Zanardi, il Bologna FC, la Fortitudo Basket, la Nazionale di Rugby, Ducati Corse Superbike.
Nel 10 giugno 1998 si inaugurarono i Mondiali di calcio France ’98. Per la produzione della nostra nuova diretta online sviluppammo un concorso coi premi più ricchi mai visti: computer, stampanti, fotocamere digitali e persino un’automobile connessa in rete, la WebCar. Un gioco semplice che mise in moto tutti gli Italiani online, facendo vincere centinaia di loro in un meccanismo che ha coinvolto 200 punti vendita di computer in Italia, generando un fatturato indotto di oltre 1 miliardo di lire allo sponsor. Un progetto che è entrato nella storia del web-marketing e che ha avuto partner di contenuti La Repubblica (con 6 giornalisti) e Tele Montecarlo (con la concessione dei diritti dei gol in video, che inserivamo online in tempo reale). Fu un evento memorabile, anche se la Nazionale non andò oltre i quarti di finale.
Fabio Fabbi è tra i pionieri del Web in Italia. Dopo aver avviato una società di comunicazione negli anni ’80, trasformata nel 1994 in Digital Agency e ceduta alla fine degli anni ’90 a un gruppo anglo-americano del settore sportivo quotato al Nasdaq, Fabbi ha trascorso alcuni anni come dirigente in grandi aziende Tech ed Entertainment, fino a riprendere il ruolo di imprenditore nel 2006.
Oggi è un imprenditore nei settori della comunicazione e del design, insegna marketing presso università private trasmettendo conoscenza alle giovani generazioni, è speaker a convegni e continua ad avere una grande passione per tutto ciò che fa.
Lo sport deve ancora scrivere molte pagine interessanti, ecco perché dopo tanti altri progetti sviluppati negli anni 2000 e aver teorizzato e messo in pratica i contenuti a pagamento, i formati video ultracorti, le dirette con le celebrità, Fabbi – con Movantia Sports – lavora assieme ai suoi partner e collaboratori per continuare a scrivere nuove storie dello sport, non solo online.